Il Consiglio dei ministri ha approvato, con un decreto-legge, il blocco della cessione dei crediti e lo sconto in fattura dei bonus fiscali, in particolare del superbonus.
Una misura con cui lo Stato ha finanziato negli ultimi anni i lavori di ristrutturazione per migliorare l’efficienza energetica di migliaia di edifici.
Ma tra le pieghe delle agevolazioni si sono insinuate frodi e criticità, che hanno gettato pesanti ombre su questa misura.
L’obiettivo di dare la possibilità ai cittadini di effettuare lavori tesi a ridurre i costi energetici, aumentare il valore delle abitazioni e diminuire le emissioni nell’atmosfera, nonché di incentivare il settore delle costruzioni e sostenere l’occupazione, è presto svanito dietro agli ostacoli, i ritardi e le difficoltà di accesso al bonus da parte delle famiglie, che come Federconsumatori stiamo assistendo.
Stupisce, in tal senso, che il Governo abbia deciso di intervenire con il blocco ancor prima di risolvere la questione delle richieste di cessione già avanzate, che in gran parte dei casi risultano ancora sospese/bloccate a distanza di molti mesi. A questo problema è necessario e urgente dare una risposta.
Invitiamo pertanto il Governo ad adottare anche misure mirate per risolvere le situazioni pendenti.
Il blocco dei crediti, inoltre, rischia di rendere elitario questo bonus, che sarà inaccessibile per tutte quelle famiglie incapienti, che cioè non possono scaricare dalle proprie tasse il costo degli interventi, o che non hanno possibilità di anticipare gli investimenti necessari per la realizzazione delle opere di riqualificazione. Spesso sono le famiglie che pagare un prezzo più alto per la crisi, proprio a causa della scarsa efficienza energetica delle proprie abitazioni.
Torniamo a rivendicare, pertanto, la necessaria costituzione di un Fondo di contrasto alla povertà energetica, attraverso il quale finanziare anche incentivi e misure che consentano alle famiglie in difficoltà di rendere più efficienti le proprie abitazioni.